Galleria Elleni

Carlo Pasini

THAT 'S CARLO PASINI 
8 Ottobre al 26 Novembre 2011
a cura di Ivan Quaroni
catalogo italiano/inglese curato da Ivan Quaroni
Carlo Pasini (Pavia 1972) artista che dopo essersi laureato con Fredi Drugman e Corrado Levi nel 1999 inizia l’attività artistica presso il laboratorio di Aldo Mondino nel 2000 dove svolge il ruolo di collaboratore e assistente fino al 2005. Il suo lavoro ironico e spettacolare, contaminato da un intelligente concettualismo coniuga pittura e scultura: animali immaginari e fantastici, grandi pannelli dove realizza icone che provengono dalla memoria collettiva spesso artefatti e mistificati dai media (l 'eterna Marylin ormai icona tra le icone, Elvis, Jacko, It di Stephen King oltre ad alcuni serial Killer reali). I suoi lavori vengono completamente rivestiti da puntine da disegno a formare una crosta, una seconda pelle (di serpente) un DNA che muta con il mutare del tempo e delle situazioni, un immagine che ciascuno proietta verso il mondo, maschera di Pirandelliana memoria. Nel 2010 è stato invitato con 2 importanti opere nel padiglione di Exhibitalia a Miami Art Basel, nel 2011 il Museo del Parco di Portofino gli ha acquistato un opera.

FOTO_GRAFIA

dal 14 Maggio al 30 Giugno 2011
Autori: Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Gianni Bertini, Maurizio Buscarino, Mario Cresci, Bruno Di Bello, Franco Donaggio, Franco Fontana, Elio Mariani, Aldo Tagliaferro, Giorgio Sorti, Gian Paolo Tomasi a cura di Cristiano e Massimiliano Calori
Alcuni dei protagonisti della fotografia italiana riuniti per raccontare la fotografia che diventa arte dal 1968 ad oggi, dalla camera oscura a photoshop La galleria prosegue il suo lavoro di ricerca occupandosi di alcuni autori che hanno come comune denominatore quello di utilizzare l’immagine di origine meccanica, principalmente quella fotografica per esprimersi in maniera spesso antitetica l’uno dall’altro. L’utilizzo dell’immagine meccanica, diventa il mezzo per esprimere un segno, una grafia personale e completamente differente per ognuno di loro.Il punto di partenza del percorso espositivo è legato agli artisti della Mec Art (Mechanical Art), movimento che nasce nel 1965 ad opera del critico francese Pierre Restany, coinvolgendo un vasto gruppo di artisti internazionali che hanno sviluppato immagini derivanti dai mass media, dalla televisione, dal cinema e dalla carta stampata, riportandole su tela emulsionata.La mostra prende quindi il via con alcune opere dei protagonisti della Mec art Italiana: Gianni Bertini, uno dei firmatari del manifesto Mec Art a Parigi, dove sono evidenti i richiami ai mass media, tanto cari ai pop artisti americani; le famose “scomposizioni” di Bruno Di Bello che si riferiscono alle icone della storia dell’arte del Novecento; i temi prediletti da Elio Mariani come gli amanti, la periferia, gli interni asettici e la bomba atomica; il complesso lavoro di Aldo Tagliaferro impegnato in una riflessione sul rapporto tra l’io e la percezione che gli altri hanno del nostro io. Si prosegue con alcuni autori italiani, considerati alcuni dei protagonisti assoluti della fotografia italiana contemporanea: Gabriele Basilico, con opere della serie "Beirut " dove la città risulta martoriata da una guerra durata 15 anni; Gianni Berengo Gardin, testimone sincero e onesto della fotografia di reportage è presente con alcuni paesaggi urbani, Maurizio Buscarino, fotografo nel teatro, capace di restituire l’incontro irripetibile tra la rappresentazione di ciò che accade sulle scene e quella di una personale visione del mondo; Mario Cresci, probabilmente il più concettuale dei fotografi in mostra, presente con macroingrandimenti dalla serie Fuoritempo, dipinti dell’Accademia Carrara decontestualizzati e caricati di nuovi significati; Franco Fontana, fotografo per antonomasia del paesaggio urbano americano, che ritrae i grattacieli di Los Angeles intrisi di gialli e rossi che sembrano rubati alla tavolozza di Mondrian. La mostra si chiude, con i lavori di Gian Paolo Tomasi, stampatore e manipolatore d’immagini, autore di una pittura iperrealista colta e piena di rimandi socio-politici, Giorgio Sorti con i suoi “Toys”, giocattoli dal mondo del fumetto e della televisione su suggestivi fondi neri spiazzano l’osservatore in bilico tra reale e virtuale, Franco Donaggio visionario inventore di paesaggi tra realtà e immaginazione.

Maurizio Buscarino

IL POPOLO DEL TEATRO
MIA Milan Image Art Fair 2011
dal 12 al 15 Maggio 2011
collaborazione Giada Cattaneo
Ho incontrato molte tribù, alleate o in guerra fra di loro. E poi sciamani, donne, piccoli e grandi guerrieri, pazzi, sapienti, astuti, malati, venditori di whisky, predicatori, prigionieri, solitari, morenti, esseri gentili, esseri indifesi, certi visi pallidi, anche qualche essere vile, ognuno con il proprio sguardo: diritto verso di me o abbassato o sorridente o segreto o portato altrove o assente o torvo o trasparente o folle o disperato. È questo sguardo che cerco di trattenere, per un momento, quando il vertice delle cose si chiude per afferrare un appiglio, una certezza. Le fotografie, per me, sono la pressione dello sguardo, unica possibilità di contatto.